Ramenamano: lanzhou lamian
兰州拉面 Lánzhōu lāmiàn è il nome della ricetta che si viene ad assaggiare in questo moderno e luminoso locale: si tratta di spaghetti cinesi di pasta fresca, fatta a mano. Chiamiamoli Ramen (nome giapponese della pasta lunga in brodo) o chiamiamoli noodles (all’americana) oppure con il loro nome, sono comunque squisiti.
In Cina, ci sono molte tipologie di noodles, diverse per impasto, condimento, regione di origine della ricetta. Lánzhōu è una citta-prefettura del Gansu, famosa per la ricetta degli “spaghetti tirati” che abbiamo assaggiato da Ramenamano.
![ramenamano lamian](https://qcinacineseblog.files.wordpress.com/2018/07/ramenamano-lamian.jpg?resize=841%2C630)
Si sceglie il brodo, tradizionalmente di manzo che cuoce per 19 ore (ma anche una versione vegetariana volendo), quindi si decide il numero delle tirate: più alto è il numero delle volute che fa l’impasto, più i lāmiàn tengono la cottura nel brodo caldo e dunque potrete mangiarli con calma, lentamente. Poche tirate significa spaghetto esile, adatto al rapido ed abile mangiatore.
Diciamo che il numero 6 va bene per i neofiti del noodle: mutatis mutandis vale un classico barilla numero cinque o poco più. Comunque i ragazzi che servono ai tavoli sono simpatici e disponibili a spiegare bene la morfologia e la dinamica dello spaghetto, senz’altro meglio di come tento di fare io, nonché a portare le posate se non si ha dimestichezza con le bacchette.
Da Ramenamano non solo l’ambiente è confortevole e gioviale, c’è anche la cucina a vista e stare a vedere l’abilità dei cuochi che tirano l’impasto è uno spettacolo magico, ipnotico.
![ramenamano cucina](https://qcinacineseblog.files.wordpress.com/2018/07/ramenamano-cucina.jpg?resize=990%2C752)
I prezzi sono chiaramente dichiarati nel sito, ben fatto e ricco di foto.
Non ci si aspetta invece di trovare delle vere chicche iniziali e finali: gli antipasti sono verdure insolite e altri piccoli capolavori che non si trovano in altri ristoranti cinesi della zona, come il loto caramellato 桂花麦芽藕 Guìhuā màiyá ǒu la carota bianca (ravanello) marinata 爽口萝卜片 Shuǎngkǒu luóbo piàn e l’insalata di cetriolo “tuono” 雷劈黄瓜 léi pī huángguā (il cui sapore ricorda un po’ il gusto dei dan dan mian).
![antipasti ramenamano](https://qcinacineseblog.files.wordpress.com/2018/07/antipasti-ramenamano.jpg?resize=1000%2C437)
Dulcis in fundo
I dolci invece sono opera del pastry chef Nicolò Moschella di Cornaredo. La join venture tra il proprietario Francesco Wu ed il giovane pasticcere è ingegnosa, permette di chiudere in bellezza (all’italiana) una bella serata (alla cinese).
![dolci di nicolo moschella da ramenamano](https://qcinacineseblog.files.wordpress.com/2018/07/dolci-di-nicolo-moschella-da-ramenamano.jpg?resize=1000%2C698)
One Comment
Comments are closed.