[格言] 6 veri proverbi cinesi

Non ho mai capito perché i proverbi cinesi sono la categoria di citazioni universalmente e pacificamente orfana d’autore. Utilizzatissimi in ogni contesto, congressi, biglietti, dolcetti, riunioni, non viene mai citato l’autore.

“Un detto cinese dice che..”, l’ho sentito dire almeno in tre lingue diverse, ma di fonti mai nemmeno l’ombra.

In una sua presentazione a Milano, Yu Hua ha dissipato ogni dubbio: in occidente ci inventiamo proverbi che in Cina non esistono proprio.

siediti sulla riva del fiume

Di recente, la Cina ha rilanciato sul tavolo dei giochi internazionali l’asso della sua ricca tradizione culturale in fatto di motti, detti e proverbi: spesso le citazioni che facciamo sono del tutto apocrife, sottolinea il Corriere della Sera.

Ecco perché ho iniziato una nuova collezione – sì, sono una collezionista seriale, specie di cose strane come libri acquistati in sconto, pupazzi abbandonati sugli scaffali sbagliati e parole intraducibili in italiano. Si tratta dei proverbi cinesi con fonte certa, certificati da scrittori madrelingua cinese, naturalmente! Ecco i primi sei che desidero condividere con voi.

proverbi cinesi 1
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1 | “Per conoscere il sapore del pollo non occorre mangiarlo tutto” (Bamboo Hirst, Il riso non cresce sugli alberi) ça va sans dire 🙂

2 | “Quattro liang possono smuovere mille jin” (Yu Hua, La Cina in dieci parole) In mandrino: 半斤八兩, bàn jīn, bā liǎng. Un concetto che Archimede spiegava con queste parole: “Datemi una leva e solleverò il mondo”, mentre nella versione cinese si fa riferimento agli spicci: con quattro soldi (letteralmente 8 centesimi) ti faccio una mezza fortuna.

3 | “Una tartaruga deposita mille le uova senza che nessuno lo venga sapere; una gallina ne deposita uno e lo viene a sapere tutto il paese” (Bamboo Hirst, Il riso non cresce sugli alberi) ah, il pettegolezzo!

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4 | “Il debole teme la forza, il forte teme la crudeltà, chi è crudele teme chi non ha paura di morire” (Yu Hua, La Cina in dieci parole) Banzai!

5 | “Arrivato al villagio, seguine le usanze” che in italiano forse suona meglio con la classica traduzione Paese che vai usanze che trovi (Xiaolu Guo, I nove continenti). Per esempio, viaggiando in Cina può capitare di vedere le persone accovacciate, nella posizione che in inglese si chiama asian squatting. Che cosa fanno? Niente, si rilassano. Questo modo di stare è considerato comodo, non infastidisce il passaggio (tipicamente l’italiano invece si impianta in mezzo alla strada, meglio se con borse e passeggini e trolley al seguito), permette di stare quasi seduti ma senza toccare terra. L’asian squatting è una delle sfide più toste per un laowai (straniero).. XD

6 “Ogni foglia cade sempre vicino alle radici” (Shi Yang Shi, Cuore di seta), cioè la mela non cade lontano dall’albero, gira gira si ritorna sempre a casa: 落叶归根, Luò yè guī gēn.

E voi, conoscete dei proverbi cinesi di fonte certa?

Cover Photo by Kyle Glenn

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