Musica cinese: breve riassunto di (quasi) tutto

Parafrasando Bill Bryson, farò un breve riassunto di (quasi) tutto: ho pensato di fare un attimo il punto della situazione sulla musica cinese, ovvero condensare un’intera scatola di Gelatine Tutti i Gusti più Uno (così harrypottianamente vedo le cose quando si tratta di musica) in un solo ed unico sbrodolone digitale. Che pretese.

Occidente che guarda a Oriente

Sul fronte moderno, la musica asiatica guadagna fette sempre più generose di popolarità: il K-pop (Sud Corea) la fa da padrone, ma anche il pop cinese va forte (C-pop o Mandopop). Se sei stato in Cina negli ultimi sei anni sicuramente conosci la disco hit 小苹果 Xiǎo píngguǒ , su Spotify il taiwanese Jay Chou fa ascolti stellari.

Parlando di musica classica, invece, l’idea più comune è che il settore sia occupato primariamente da compositori europei, da Chopin a Mozart. Musica classica è per definizione (di wikipedia ) roba occidentale. Dal punto di vista cinese, invece, la classica (cinese) è detta musica tradizionale, ma mutatis mutandis non è affatto differente dalla classica occidentale, rappresenta anzi qualcosa di molto simile: radici, storia, ispirazione, oggetto di studio nelle scuole di musica.

Scena di del film 闪光少女: gli studenti di una scuola di musica si danno battaglia, la classe di musica (classica) occidentale VS la classe di musica tradizionale (o classica cinese). Come finirà?

Medicina, letteratura classica, arte pittorica, sono molti i settori di conoscenza e studio che siamo abituati a considerare da un solo punto di vista, quello occidentale: la musica cinese e quella occidentale, la medicina cinese e la medicina occidentale – così come le arti nelle varie forme espressive – sono come due semirette, destinate a convergere lentamente nel tempo. All’epoca di Mozart (come a quella di Ippocrate) non si poteva immaginare che musica e medicamenti avessero (almeno) un gemello diverso, qualche continente più in là. Oggi direi che va invece dato per scontato, in senso retroattivo. La medicina tradizionale cinese e la musica tradizionale cinese hanno la stessa dignità storica degli omologhi settori occidentali. Del futuro e l’ipotetica reductio ad unum non si può ancora dire, chi vivrà vedrà.

Musica tradizionale, musica popolare

Sempre wikipedia, definisce la musica popolare come “pensata per il popolo” oppure “proveniente dal popolo”. Poche basiche nozioni di Cina bastano per intuire che il concetto calza a pennello su una nazione popolare sin dal nome. La musica tradizionale cinese è fatta di motivi noti a tutta la nazione (mentre in Europa la classica è élitaria), si ispira a immagini bucoliche oppure a componimenti poetici di letterati nazionalpopolari. In epoca dinastica accompagnava danze e momenti conviviali o rituali, dopo il 1949 ha cambiato funzione, compagna di slogan. La musica tradizionale cinese non è un settore minoritario del repertorio, come invece accade al folklore musicale regionale italiano, bensì una parte fondamentale dell’arte e della cultura cinese.

L’opera cinese (quella di Pechino è patrimonio UNESCO dal 2010) è famosa in tutto il mondo, un genere a sé. La musica tradizionale cinese si suona con strumenti che appartengono alla tradizione cinese, come il 古箏 Gǔzhēng (cetra o pianoforte cinese), 琵琶 Pípá (liuto cinese), 二胡 Èrhú (violino cinese), 葫芦 Húlu (strumento a fiato) e molti altri.

Fusion

Le semirette della musica (occidentale e orientale) convergono sempre di più e non può che nascerne un prodotto interessante dal punto di vista creativo. In cucina si chiama fusion, in letteratura commixtio generis, la sostanza è che dalla constatazione che non siamo soli – ed anzi ci piace copiare il vicino e rimpastare le sue trovate in nuove forme (in fondo, è la matrice culturale di Tik Tok) – nascono curiose novità senza etichetta.

Per andare sul pratico, ecco i miei prefe di fusion oriente-occidente da Youtube:

1 | Il tema de La Bella e la Bestia suonato con il Guzheng (strumento tradizionale cinese)

2 | Il tema di Doraemon suonato e animato con strumenti tradizionali cinesi (+ gatto guest star)

3 | Shape of You in versione crazy mix (dj giapponesi+ strumenti tradizionali + pentatonica a iosa)

Per par condicio tra est e ovest, aggiungo Carl Doy – compositore della Nuova Zelanda da 2 milioni di dischi – che suona una commovente cover al piano di 茉莉花 Mòlìhuā (Jasmin Flower) celeberrimo motivo cinese di epoca Qing (ripreso anche da Puccini nella Turandot).

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