Gnocchi di riso

La dieta

Questa magica parola spaventa più dei mostri nell’armadio o della dichiarazione dei redditi, eppure, prima o poi, a tutti tocca farci i conti. È sinonimo di fatica, di rinunce, di vuoti allo stomaco e, in qualche caso, di rischio denuncia per aggressione.

Ehi! Non è colpa mia se la signora in metropolitana aveva la stessa fisionomia di un doppio cheesburger con bacon!

Dobbiamo fare i conti con la dieta, prima o poi, fosse anche solo per una banale prova costume.  Ci sono tanti motivi per decidere di mettersi un po’ a dieta: se c’è in casa meno cibo del solito, ad esempio, oppure se – come me – si ha molta pigrizia e poco tempo, entrambi fattori che incidono sulla possibilità di cucinare adeguatamente.

All’inizio della mia dieta, mi sono buttata sui classici piatti senza gioie: pasta bianca, petto di pollo, verdurine. Pure il mio cane mi guardava con compassione.

Per quanto possa apparire banale, la mia ignoranza in ambito culinario mi portava a non considerare alcuni trucchetti per ingannare il senso di sazietà che non arriva mai: ad esempio, alcuni alimenti da cotti si gonfiano e ti sembra di mangiare di più rispetto alla stessa quantità di un alimento che in padella si restringe. Oppure: se mischi tutto insieme,  te sembra de magnà più roba. Dopo esperimenti all’occidentale come le classiche “insalatone”, ho cominciato gradualmente ma costantemente a migrare verso l’Oriente, approdando a CHINATOWN.

Gnocchi di riso

In un magico negozietto della Cina milanese, lo sguardo mi era caduto su questa busta trasparente coi disegni azzurri: gnocchi di riso. Dimenticando di avere ormai quasi trent’anni, saltellavo entusiasta per la mia scoperta, già sentivo che sarebbe stato un piatto ricco e gustoso, che fa gioia pur rimanendo dei settanta grammi di carboidrati e poche verdure tagliuzzate. Li ho subito portati a casa, più di una busta

Ai fornelli della mia cucina ho provato una mia personale ricetta e, devo dire, sono davvero felice che mia sorella @martapeperlizia abbia questa fissa per la cucina cinese e mi abbia trascinata con sé verso Est.

Rispettando le dosi per una dieta equilibrata viene decisamente un bel piatto, per sapori e quantità.

Cucinare gnocchi riso cinesi

Nella confezione gli gnocchi sono duri, un po’ come la nostra pasta, e necessitano di rimanere nell’acqua per almeno una ventina di ore ( in inverno, pare meno tempo in estate). Questo è un aspetto importante da considerare, perché si cucinano molto in fretta, ma devono prima aver passato la fase dell’ammollo.

Personalmente ne ho fatti 70 grammi e visto che un po’ si gonfiano, sono sufficienti per una porzione davvero sostanziosa.

In un wok ho messo un cucchiaino d’olio e fatto rosolare un molto comune soffritto di carote e cipolla. Per la componente vegetale ho scelto zucchine e funghi che, lavati e tagliati, ho aggiunto al soffritto.

Con le spezie ci si può sbizzarrire ma attenzione!, o sale o salsa di soia, entrambi potrebbero regalarvi una notte insonne mentre svuotate l’acquedotto cittadino. 

Gli gnocchi vanno sbollentati a parte, proprio come si fa con la pasta. Poco prima che finiscano la cottura, ho scolato gli gnocchi e li ho messi insieme alle verdure nel wok a saltare.

Diventeranno morbidissimi!

Ho chiuso il piatto aggiungendo le proteine: gamberi. Infine, per dargli quel tocco da “sticazzi” ho arricchito con un cucchiaino di Laoganma, il mio ormai prezzemolo cinese, per la nota piccante.

Et voilà, un piatto unico abbondante, sano e soprattutto gustoso!

Possibile variante? Peperoni, pollo e anacardi.

Non serve essere chef stellati, con un po’ di fantasia e un pizzico di oriente, anche la dieta avrà momenti felici 😊